domenica 13 gennaio 2008

Inceneritori della mente

La recente emergenza rifiuti in Campania dura solo da una cinquantina d' anni. Ogni 3 o 4 anni ci si ricorda che è un' emergenza e se ne parla. Negli altri paesi europei, si nominano commissari straordinari per i terremoti e per le alluvioni; nel Bel Paese, alti funzionari dello Stato sono insigniti dell’ambita carica di "commissario straordinario dei rifiuti". Una carica dalla sicura visibilità e dallo scarso carico di lavoro, dato che in tutto questo tempo non si riesce a trovare una soluzione. Oggi la causa del problema viene attribuita ai manifestanti che bloccano la riapertura di discariche e non ai colletti bianchi che hanno alimentato la perenne emergenza e che continuano tuttora a proporre soluzioni di facciata, non attuabili o obsolete, in un intreccio di politica e mafia che ha il solo scopo di fare soldi e vincere l' elezioni. Secondo illustri professori e giornalisti la soluzione definitiva sono gl' inceneritori. Comprensibilmente come tutti i problemi se non si conoscono i pro e i contro non si può fare una buona analisi della situazione. Ciò che tutti sanno è che i termo valorizzatori producono energia dai rifiuti, il secco viene bruciato l' umido viene trasformato in concime; ma a quale prezzo? Dalla combustione di rifiuti si generano diossina e nanoparticelle pericolose per la salute. In televisione gl' impianti di termovalorizzazione vengono descritti come sicuri, dotati di filtri che bloccano gran parte dei fumi nocivi, ma in realtà i filtri riescono a bloccare solo il 10% di questi fumi. Ogni 3 tonnellate di rifiuti bruciati si produce una tonnellata di ceneri tossiche. Il fatto che non si deve sapere è che la quantità di particelle pm2 o pm3(piccolissime, quindi più facilmente assimilabili) che esce dai camini è altamente tossica. Questo tipo di polvere ha la capacita di penetrare nei grassi animali e rimanerci fino a tempo indeterminato trasmettendosi dalla madre al feto provocando gravissimi danni alla salute come tumori, malformazioni e deficienze(sono così piccole da poter entrare nei tessuti del cervello), mutando di parecchio il quoziente intellettivo dei neonati, quindi incrementando la presenza di persone meno intelligenti che fanno nascere altre persone meno intelligenti(stesso meccanismo che presumibilmente accade con l' inquinamento da scie chimiche). Un danno immane all' umanità e ad ignari individui che vedranno privarsi del bene più prezioso senza mai venirlo a sapere. Queste terribili particelle possono anche contaminare l' acqua delle falde acquifere provocando un danno anche a diversi km di distanza dall' inceneritore. Purtroppo la legge regolamenta ed attesta la tossicità solo di particelle più grandi come i pm10, non vietando la produzione di nanopolveri più piccole e più dannose. Ciò che fa più rabbia è che ci fanno finanziare gl' inceneritori tramite una tassa sulla bolletta della luce sotto la voce "finanziamento ad energie rinnovabili o assimilate", così facendo ci prendono ancora una volta per culo facendoci pagare la nostra e la loro morte. Le soluzioni, quelle vere, quelle che non hanno effetti collaterali ci sono, bisognerebbe solo applicarle. In questo mondo così inquinato non sappiamo più cosa c'è nelle cose che mangiamo e beviamo, stiamo alterando ogni cosa in nome del profitto, ma purtroppo questo è il sistema capitalista in cui viviamo: se non si distrugge una cosa non si può produrne e venderne un' altra. Una volta non si buttava niente, ogni cosa era rammendata, lavata o riparata, ora non si può più farlo, non si vuole o non si ha tempo. Analizzato tutto ciò per comprendere meglio che cosa sta succedendo è utile rispolverare la dialettica hegeliana "Problema-Reazione-Soluzione". Il Problema è (l'hanno fatto diventare tale) la Monnezza, la Reazione è (ovviamente) l'indignazione dei cittadini e la Soluzione (magica) saranno gl' inceneritori, che tutti accetteranno con entusiasmo, pur di risolvere quanto prima la situazione ambientale e umana indecente. Tutto questo ci porterà alla rovina: diamoci una mossa! Non ci caschiamo un' altra volta.

Rifiuti Zero( Conferenza del prof. Paul Connet, docente di chimica ambientale dell'università di St. Lawrence a New York):

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=viewdownload&cid=1673


Post sulle nanopatologie:

http://abitofworld.blogspot.com/2007/12/nanopatologie.html


Articolo su disinformazione:

http://www.disinformazione.it/paese_dei_monnezzari.htm








2 commenti:

MagicLakeComo ha detto...

rifiuti zero ? sarà difficile.. già arrivare al 75/80% di raccolta differenziata e di recupero dei materiali è una rarità, anche per i comuni più ricicloni..

neworld ha detto...

non si tratta solo di riciclare ma di produrre il meno possibile rifiuti partendo dalle industrie e quindi cambiando propio la mentalità ed il sistema. Come tutte le cose è difficile perchè lo rendono tale. L' importante è cominciare concretamente a fare qual cosa.